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domenica 24 ottobre 2010

La Moratti cede ai commercianti: si va verso l'addio al coprifuoco


"L’ordinanza è uno strumento che può cambiare", dice l’assessore al Commercio, Terzi
Salvini (Lega) che aveva ammonito: "Le chiusure anticipate trasformano Milano in un mortorio" di LAURA FUGNOLI

Le ordinanze antidegrado sono sotto esame. Il Comune sta studiando, per il futuro, soluzioni diverse per combattere la criminalità e garantire sicurezza nelle cinque zone coperte ora dal “coprifuoco”. «L’ordinanza è uno strumento che può cambiare — dice l’assessore al Commercio, Giovanni Terzi — in fondo è solo un mezzo, non un fine. I provvedimenti presi resteranno in vigore fino al 31 gennaio, nel frattempo riflettiamo».

La Lega, del resto, una riflessione ha già iniziato a imporla qualche giorno fa, quando Matteo Salvini ha improvvisamente dichiarato che «la città rischia di diventare un mortorio a furia di chiusure anticipate». Dunque, la proroga delle ordinanze al 31 gennaio potrebbe davvero essere l’ultima. In alternativa il tavolo della sicurezza tra Comune, questore e prefetto ha iniziato a lavorare a nuovi regolamenti per negozi ed esercizi pubblici: l’applicazione di leggi nazionali e regionali che prevedono sanzioni pecuniarie permetterebbe, dice Terzi, di essere più mirati tenendo conto delle tipologie di locale.

Gli esercenti, rappresentati da Epam-Unione del commercio, hanno incontrato giovedì il sindaco Letizia Moratti e l’assessore Terzi, con la richiesta di rivedere già ora il piano d’azione che penalizza bar, pub e birrerie nei quartieri sotto ordinanza, dalla Comasina a Sarpi, da via Padova a corso Lodi e piazzale Corvetto. Dopo lo scontro aperto tra negozianti e amministrazione all’indomani delle prime ordinanze, qualche prova di dialogo ora sembra esserci. Ma i giorni passano e chi lavora soffre per le casse vuote. «Può sembrare poca cosa ma già la sola sera di Halloween, a fine mese, sarà un disastro per i locali costretti a chiudere a mezzanotte», dice Alfredo Zini, vicepresidente di Epam. Il Comune «si è comunque impegnato a rivedere le criticità vere — dice Terzi — con l’intento di non penalizzare chi non ha colpe».

Ordinanze sotto esame, dunque. Mentre «l’Annonaria tutte le sere si piazza davanti al locale e controlla se rispetto l’orario di chiusura — racconta Lucio Liguori, proprietario del Moonshine, birreriatisaneria in via Ravenna, zona Lodi — si accanisce su un bar come il mio che in 17 anni non hanno mai avuto una denuncia. Abbiamo raccolto più di 1.500 firme di clienti e residenti che condividono l’assurdità del provvedimento».
Epam e quattro esercenti della zona (le due birrerie Moonshine e Patchouli, il ristorante Re Artù e la discoteca Karma) hanno fatto ricorso al Tar con tanto di richiesta di risarcimento per mancato guadagno.

L’udienza, fissata per ottobre, è slittata a dicembre e un nuovo ricorso è stato presentato contro la proroga dell’ordinanza. Da agosto in zona Lodi sono state 191 le violazioni segnalate dalla direzione centrale della Polizia locale, di cui solo il 28 per cento riferibili all’ordinanza. Nelle cinque zone soggette a “coprifuoco”, sono scattate finora circa 200 denunce e altrettante sanzioni per violazioni commesse dai pubblici esercizi, colpevoli di chiudere tardi o di vendere alcolici in bottiglia dopo le 20.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/03/foto/le_fotografie_raccontano_la_milano_dell_ottocento-8707750/1/

Una grande mostra, curata da Silvia Paoli e ospitata nelle Sale panoramiche del Castello Sforzesco, presenta per la prima volta in maniera organica il rapporto tra la fotografia e i mutamenti che hanno investito, nel corso dell’Ottocento, la città di Milano, avviata a divenire capitale culturale ed economica del nuovo Stato unitario. Un’indagine capillare attraverso soprattutto i preziosi fondi fotografici del Civico archivio fotografico di Milano, fondato nel 1933 al Castello Sforzesco, che conserva una delle più importanti raccolte italiane di fotografie, datate dal 1839 ai giorni nostri, fatta oggetto di catalogazione scientifica e di valorizzazione da più di dieci anni.

Anonimo ha detto...

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/05/news/coprifuoco_la_moratti_non_arretra_i_cittadini_invocano_le_ordinanze-8801615/

"...Quella delle ordinanze, per il sindaco, sembra una missione: «Ce le hanno chieste i residenti, e anche i commercianti, e siccome per noi la sicurezza dei cittadini viene prima di qualsiasi altro possibile interesse, pur legittimo, continueremo nella battaglia per garantirla». ..."

"...«Ora il Comune sarà finalmente costretto a sedersi al tavolo di confronto con noi esercenti, visto che le decisioni sulle ordinanze non sono state condivise»,..."

Anonimo ha detto...

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_novembre_10/ordinanze-coprifuoco-passo-indietro-1804136511380.shtml

"...Passo indietro sul coprifuoco
«...non sarà rinnovata l'ordinanza sugli orari». Il vicesindaco pone condizioni..."

"...L'anno nuovo si porterà via il coprifuoco. Le ordinanze che accorciano gli orari di apertura di pub, locali e discoteche (ma anche di kebabberie, phone center, centri massaggi) con ogni probabilità non saranno rinnovate alla loro naturale scadenza: il 31 gennaio 2011...."