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mercoledì 6 ottobre 2010

Carosello in Via Imbonati: un po' di goliardia per raffreddare le scalmane...



"Gaudeamus igitur" (testo tradotto in italiano)

Dove sono quelli che prima di noi furono nel mondo?
Andate verso i cieli
passate per gli inferi
se vuoi vederli.
La nostra vita è breve, in breve finirà
arriva la morte in un lampo
ci strappa crudelmente
non risparmierà nessuno.
Evviva l'accademia, evviva i professori!
Viva qualunque membro,
viva tutti i membri,
siano sempre in pieno vigore.
Viva tutte le ragazze, disponibili, attraenti!
viva anche le donne
tenere, amabili,
buone, laboriose.
Viva anche lo Stato e chi lo governa
viva la nostra civiltà
la generosità dei mecenati
che qui ci protegge
Alla malora la tristezza, alla malora chi ci odia!
alla malora il diavolo
chiunque sia contro gli studenti (è un termine inventato)
ed i denigratori
Che riunione di accademici c'è oggi?
Da lontano sono convenuti
e in breve si sono riuniti
in comune assemblea.
Evviva l'Alma Mater che ci educò
alla stima e alla collaborazione
anche se disseminati
in regioni distanti, ci aggregò.

1 commento:

Anonimo ha detto...

"Il bon ton dei padroni dei cani
e le responsabilità del Comune"

Buongiorno signora Bossi Fedrigotti, abito in via Imbonati e ho un cane, un terrier nero russo di 19 mesi, le cui dimensioni ormai sono quelle di un terrier nero russo adulto, dunque 74 centimetri per quasi 70 chili. Frequento il parchetto di via Conte Verde (tra via Imbonati e piazza Dergano) circa 300 giorni all'anno, ovviamente per far fare una passeggiata al cane e per poi metterlo nel recinto dell'area cani per farlo svagare con i suoi simili. Il problema è che il recinto (una decina di paletti di legno marcio e un rete talmente morbida che anche se ci si appoggia una mano lo si sfonda!) è alto un metro scarso, quindi anche un cane di taglia media potrebbe scavalcarlo senza fare tanta fatica, e questo è una complicazione non solo per i cani che potrebbero attaccarsi tra loro, ma anche per le persone. Il rischio maggiore è per i bambini, visto che l'area giochi è praticamente attaccata all'area cani. Ovviamente i bambini corrono, e soprattutto giocano con la palla, e come tutti sanno, i cani amano giocare e rincorrere la palla, compreso il mio cane che, se si vuole si può ancora definire cucciolo, ma viste le sue dimensioni se un giorno dovesse scavalcare il recinto e involontariamente atterrare su qualcuno potrebbe recare gravi danni a quello sfortunato individuo (ricordo che il mio cagnolone pesa sui 70 chilogrammi). Ho contattato diverse volte sia i vigili che il Comune denunciando il fatto, anche perché più di una volta è capitato che i cani saltassero fuori, ma non mi è arrivata nessuna risposta. Quindi mi rivolgo a voi. Credo, infatti, che la gente sia stufa di sentire di incidenti tra cani e persone, e dato che il cane è un essere innocente che va ad istinti (cosa che secondo me nove volte su dieci fa anche l'essere umano...) credo proprio che in questi casi la colpa sia unicamente dell'uomo.

Risponde la giornalista:
In effetti, una recinzione per cani alta appena un metro e così poco resistente che anche un gatto riuscirebbe a buttarla giù, non solo ha poco senso, ma, come lei scrive, costituisce un pericolo per i bambini. In genere, la guerra tra padroni di cani e avversari di cani è alimentata dalla maleducazione dei primi, almeno di numerosi tra loro, che lasciano galoppare le bestiole, anche di notevolissime dimensioni, in libertà (fuori dagli appositi recinti) e quasi sempre senza museruola, o che, quando sporcano, ai giardini come sui marciapiedi, non si sognano di raccoglierne le spesso ingombranti deiezioni. In questo caso, invece, è l'amministrazione che, trascurando la manutenzione e rischiando, perciò, un incidente, alimenta fortemente il risentimento tra le due categorie.

Rif. Corriere della Sera del 6/10/2010 http://milano.corriere.it/notizie/caso_del_giorno/10_ottobre_6/20101006MIL07_20-1703891409980.shtml