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martedì 8 marzo 2011

Nuovo metrò, 9 anni di lavori «Spesi 72 milioni al chilometro»


Linea 3, conclusa la tratta fino alla Comasina, via ai collaudi.
«Il premier all'inaugurazione del 26 marzo»
«Con il prolungamento della linea gialla Meno traffico da Nord»

MILANO - Sei anni di promesse, altri nove di cantieri. Gli operai lustrano i muri e piantano file di tornelli, adesso. Il metrò deve fare il tagliando e tirarsi a lucido per il debutto: i collaudi sono iniziati, la linea 3 da Maciachini alla Comasina sarà inaugurata il 26 marzo e Berlusconi è invitato alla festa.
«Il prolungamento della M3 intercetterà il traffico da nord e alleggerirà i flussi d'ingresso alla città», dice Stefano Cetti, 50 anni, neodirettore generale di Mm. In via Imbonati, in via Pellegrino Rossi, i monolocali vengono venduti a 100 mila euro, i bilocali ne valgono 150: «Avranno una rivalutazione tra il 15 e il 18%», sostiene una ricerca del gruppo Class. I prezzi della case, come i treni, corrono. Molti, in questa periferia di Milano, non ci speravano più.

L'avanzamento della «gialla» è una storia d'altri tempi. I primi finanziamenti arrivano da Roma il 30 luglio 1996, sembra una svolta: «I lavori - annuncia l'assessore dell'epoca - dovrebbero partire nell'arco del 1997 e durare sei anni». Sbagliato. Iniziano solo a fine 2002 - minatori a 16 metri di profondità, su tre turni - e nel dicembre 2006 sono già fermi: l'impresa appaltatrice (la Torno) è in crisi, finisce per cedere ramo d'azienda e incarico. Ma il passaggio si trascina al Tar: scavi bloccati fino alla metà del 2008. Quasi due anni buttati e gli ultimi tre a rincorrere: «L'ultimo intoppo - racconta Cetti - l'abbiamo avuto con l'esondazione del Seveso». La nuova tratta è stata «cannibalizzata» per sostituire gli impianti elettrici allagati nei tunnel di Brenta e Zara: «Abbiamo perso un altro mese». Ora ci siamo.

Sono serviti 267 milioni di euro per realizzare 4 stazioni e 3,7 chilometri di binari e gallerie (72 milioni a chilometro): «I treni potranno trasportare 15 mila passeggeri l'ora, nelle due direzioni». La fermata Affori Fnm è collegata al terminal ferroviario delle Nord e del Passante: «Un vero nodo d'intercambio». Gli operai stanno certificando ascensori e scale mobili. Atm dal 21 marzo farà i test con i treni vuoti.
Lungo la linea, sulle strade, ci sono giardini e scivoli per bambini. Tra viale Rubicone e via Comasina, invece, 11.200 metri quadri di detriti sequestrati in un'indagine sullo smaltimento dei rifiuti: «I nostri prelievi dicono che è tutto in regola - precisa Mm -. Aspettiamo le controdeduzioni della procura». L'area dovrebbe servire da parcheggio: in attesa dei giudici ne sarà costruito uno provvisorio da 218 posti.

Fonte: Corriere della Sera

1 commento:

Anonimo ha detto...

«Apre il metrò fino a Comasina,
tagli ai bus»: protesta dei pendolari.
Dal 26 marzo quattro nuove fermate della linea 3 oltre Maciachini. Atm: «Servizio serale più efficiente» Trasporti - Riorganizzati i mezzi di superficie

Dal 26 marzo 4 nuove fermate M3: Dergano, Affori Centro, Affori FN e Comasina (Fotogramma)
MILANO - I mezzi delle linee 41, 52 e 83 rientrano in deposito alle dieci di sera, «fuori servizio», si congedano e lasciano la strada ai Radiobus di quartiere. Altre 7 linee vengono ridisegnate, limate, oppure sono «riclassificate», sostituiscono la tabella sul muso del pullman. La ristrutturazione della rete di superficie Atm scatta il 26 marzo, con l'inaugurazione del metrò 3 da Maciachini alla Comasina con le fermate intermedie Dergano, Affori Centro, Affori Ferrovie Nord. È una riorganizzazione profonda, che interessa oltre 170 mila utenti dalla Bovisasca a Bruzzano, a Niguarda. Il progetto è stato discusso in Consiglio di Zona 9 e «condiviso» da comitati e associazioni: «Il servizio sarà potenziato». Ma la rassicurazione non cancella i timori dei cittadini e non zittisce le proteste al call center e agli Atm point: «Poca informazione, troppe corse tagliate».

Il piano rivoluziona 9 linee di bus e la tranvia 179 da Limbiate: la 40 si ferma a Bruzzano; la 41 e la 52 vengono sostituite dai Radiobus, dopo le 22, nei settori Comasina-Bovisasca e Bruzzano-Niguarda; il capolinea della 179 trasloca da via Vincenzo da Seregno alla stazione Comasina M3. L'autobus 83 limita il servizio al Parco Nord e lì viene integrato dai tram 4 e 5 e dal Radiobus Q52 (tra Niguarda e via Don Minzoni l'83 diventa «barrata» e mantiene «solo alcune corse nelle fasce di punta del mattino e della sera»). È un gioco a incastro, bisognerà farci l'abitudine: «Ma le modifiche sono state approvate in fretta e furia - protesta Beatrice Uguccioni, presidente pd della Zona 9 -. Verificheremo l'impatto sul campo».

L'appuntamento è per sabato prossimo. Il domino Atm parte dal metrò, la nuova «linea forte» che ricuce la periferia al centro: i treni, sul prolungamento M3, potranno trasportare 15 mila passeggeri l'ora e il polo d'interscambio sarà rafforzato dalla stazione delle Nord. Obiettivo: «Intercettare il traffico da Cormano, Cusano e Bresso, offrire ai pendolari l'alternativa del trasporto pubblico, tagliare gl'ingressi in auto». È il trasferimento di migliaia di passeggeri sull'asse ferroviario a motivare la «razionalizzazione» della mappa di superficie: «Il progetto sta in piedi - commenta Andrea Bina, vicepresidente della commissione Traffico della Zona 9 -. Ma l'azienda non ci ha comunicato le frequenze dei mezzi. Se il servizio non risponderà alle esigenze dei pendolari, chiederemo ritocchi importanti».

Luca Lepore, il presidente del Consiglio di Zona 2, è preoccupato: «Restano criticità irrisolte sul nodo Cascina Gobba-via Adriano, il progetto della metrotranvia 7 è ancora fermo a via Anassagora. Gli utenti sono disorientati: serve un ripensamento dell'offerta». Le frequenze, assicura Atm, «non saranno ridotte ma incrementate». Il Radiobus, dalle ore 22, si muoverà sugli stessi itinerari dei pullman tradizionali: «Le fermate saranno raddoppiate e gli autisti potranno accompagnare i passeggeri fino a casa - dicono da Foro Bonaparte -. Il servizio è molto apprezzato dove è stato sperimentato: può essere prenotato, è più capillare e funziona fino alle 2 di notte».

FONTE CORRIERE DELLA SERA