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giovedì 25 novembre 2010

Il Tar dà ragione agli esercenti: «Imbonati, stop al coprifuoco»


L'Epam: ora si deve riaprire il dialogo, basta con le imposizioni.

Accolta la sospensiva del provvedimento. De Corato: andiamo avanti

MILANO - Il coprifuoco sotto tiro. Anche nel quartiere Imbonati-Comasina, dopo gli stop al Corvetto, in corso Lodi e in mezza via Padova. Il Tar ha accolto ieri un'altra richiesta di sospensiva al provvedimento firmato dal sindaco, il primo ottobre, per «prevenire e contrastare il degrado nonché a tutelare la sicurezza urbana e l'incolumità pubblica» nel quadrante nord della città. Due bar hanno convinto i giudici. Sono il The Ghost Pub di piazzale Maciachini e l'Alterego Café di via Astesani: i loro orari di chiusura, almeno fino al 21 dicembre, si liberano dalla stretta a e tornano regolari, lunghi, fino alle 2 di notte. L'Epam, l'associazione dei pubblici esercizi, esulta e lancia segnali di pace al Comune: «Ora si apra il dialogo, basta con le imposizioni».
Ma il vicesindaco Riccardo De Corato tiene la linea, non arretra d'un metro: «L'impianto dell'ordinanza resta in vigore nel resto dell'area». Il 21 dicembre, quando si riunirà la Camera di consiglio del tribunale, ci sarà la resa dei conti. Non prima.

Il pacchetto sicurezza per le aree critiche sbarra i locali della movida, i phone center e i punti vendita di kebab a mezzanotte, due ore in anticipo rispetto alle tabelle dei regolamenti comunali. La restrizione, negli obiettivi della giunta, incrocia la prevenzione. Meno caos, più tutele per i residenti. Un assioma che il Tar sta mettendo in discussione ovunque è stato applicato: il coprifuoco è già stato «sospeso» per la discoteca Karma, al Corvetto, per due bar nello stesso quartiere, e oltre il ponte della ferrovia su via Padova est. Ogni volta, il Tar ha accolto i ricorsi e rinviato il confronto tra le parti al 21 dicembre. Una prassi che ha convinto il Comune a correggere e blindare il provvedimento in vista dell'applicazione ad altre zone sensibili, il Ticinese sulle altre.

Confronto? «Per alcuni locali - attacca De Corato - abbiano pile di denunce, plichi di violazioni, esposti per disturbo alla quiete pubblica. Il Tar, nel merito, ci darà ragione». I ricorsi, intanto, sono esauriti: «Non possiamo continuare una battaglia di carte bollate, parliamoci - è l'invito di Alfredo Zini, vicepresidente di Epam-Unione del commercio -. Ci stiamo avvicinando a un periodo importante per le imprese, le serate festive di Natale e Capodanno. Ragioniamo insieme, almeno, su un pacchetto di deroghe». Il Consiglio di Zona 9, l'unico governato dal centrosinistra, ha deliberato la richiesta di revoca del coprifuoco nel settore Imbonati-Comasina: «Meglio controlli nei locali in cui si verificano situazioni di illegalità». La presidente è Beatrice Uguccioni: «Le luci spente portano solo insicurezza». In piazzale Maciachini è stato inaugurato un distributore automatico di alcolici. È acceso 24 ore su 24.

Articolo tratto dal "Corriere della Sera"
Giornalista: Armando Stella

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Cinquecento Barbie di colore con abiti unici realizzati da Eliana Lorena, tra cui kimono, chador, burqa e sari. Sono in mostra alla libreria etnica Azalai, in via G. Giacomo Mora 15 a Milano, per un progetto intitolato 'Unico': un'occasione, spiega l'artista, per riflettere sulla condizione femminile nel ventunesimo secolo. Nata a Novara nel 1957 e milanese di adozione, Eliana Lorena coordina il gruppo di design dei materiali nell studio Cdm di Clino Castelli e collabora con prestigiose aziende, tra le quali Cassina, Interflex Flou, Fiat, Lancia, Mandarina Duck, Moncler, Nava Design, Zucchi
FONTE: Repubblica.it
LINK: http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/11/27/foto/milano_in_mostra_le_barbie_multietniche-9572449/1/

Anonimo ha detto...

La Moratti: «Si accendano le luminarie multietniche in via Padova»

Cadeo accetta la decisione anche se si dice contrario: «Il sindaco si comporta come una mamma iperprotettiva»

Via Padova, sì alle scritte multilingue (25 novembre)
Luminarie via Padova, la Moratti: «Le rimetteremo» (24 novembre)
«Rimosse le luminarie multietniche in via Padova» (23 novembre) La polemica sugli auguri in tante lingue

MILANO - «Metteremo le luminarie multilingui in via Padova». Il sindaco Moratti mette così fine al «tormentone natalizio», come lei lo definisce, scherzando alla fine di una lunga querelle. La Moratti ha affidato la pratica al direttore generale, Antonio Acerbo, che ha già ricevuto una relazione dell'assessore Cadeo. Lo stesso Cadeo aveva bocciato la proposta di aggiungere alle installazioni già messe (e pagate) dai commercianti della zona altre 12 scritte luminose con gli auguri in italiano, francese, spagnolo, arabo, cinese. «La decisione è del sindaco - commenta - che credo si stia comportando nei confronti della sua città come una mamma e come una mamma voglia essere comprensiva e iperprotettiva».

Detto questo, l'opinione di Cadeo non cambia, «anche perché mi sembra che l'iniziativa sottolinei ulteriormente il fatto che siamo in una via al centro di polemiche e disagi per le molte etnie presenti. Comunque, non mi pare sia questo il problema più urgente della città e non mi straccio le vesti per la decisione del mio sindaco». Quindi, si procede. Acerbo farà oggi il punto con i responsabili del progetto, con i quali Cadeo si era visto mercoledì scorso. Durante l'incontro, si era ribadito che l'attuale installazione (4 chilometri di luminarie a forma di cuore) avrebbe voluto dare il segnale di una Milano aperta e accogliente.

Poi era arrivata la proposta della cooperativa Comin e dal Teatro Officina: gli auguri in tante lingue nella via più multietnica della città. Cadeo l'aveva giudicata una «provocazione ghettizzante» e la cosa pareva dovesse morire lì. Poi, invece, le polemiche, la Lega che si sfila da una battaglia teoricamente padana («Ogni luce in più accesa in via Padova è la benvenuta»), Cadeo che sostiene le proprie ragioni ma accetta la decisione finale del sindaco. E speriamo sia finita qui.
Fonte: Corriere.it
LINK: http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_dicembre_16/via-padova-luminarie-multilingue-cadeo-moratti-18188367004.shtml

Anonimo ha detto...

Interessanti le iniziative di alcuni artisti della zona, che registrano video e canzoni rap nei quartire della Zona 9, raccontando il disagio giovanile e sfogando la loro rabbia contro quanti annoiati e senza idee ci continuano a gestire politicamente.
L'ultimo video promozionale girato dai C.O.V. (Case Orso Vietta) è visibile sul link: http://www.youtube.com/watch?v=KA2X26Jzjwg oppure http://www.youtube.com/watch?v=3TJzauuRNuk&feature=related oppure sul link:
P.S.: andate su YouTube e cercate COV Milano e ve li vedete tutti, insomma :D

Anonimo ha detto...

Altro link interessante dei C.O.V. è visibile su: http://www.youtube.com/watch?v=SpZWW-F_J8U
Bravi ragazzi! :D